Bonifacio a picco sul mare

La cittadina pittoresca del Sud della Corsica

Domina dall’alto di una scogliera di calcare le bocche che portano il suo nome: è Bonifacio, la città a sud della Corsica che guarda la Sardegna a 12 chilometri di distanza. Il modo più bello di scoprire Bonifacio è arrivando per mare lasciandosi stupire dallo spettacolo mozzafiato di queste rocce che risplendono nel blu delle acque e scoprire la bellezza di questa città a strapiombo sul mare.

Bonifacio ha molto da offrire al turista di passaggio. Vistare la città vecchia è un must e tutto qui ci parla di un passato carico di storia. Nelle sue fortificazioni si possono percorrere le diverse dominazioni: la fortificazione pisana, la fortificazione genovese che si distingue per la grande muraglia contornata da torri quadrate e infine la fortificazione francese che dà l’aspetto attuale alla città. Viuzze e piazzette rionali invitano a una passeggiata da proseguire fino alle scogliere da dove ammirare la città bassa e la sua marina. I nomi hanno una forza evocativa del ricco passato: la Place des Armes, il cimitero marino dalla commovente bellezza, la scalinata del Re d’Aragona, scavata nelle rocce a strapiombo sul mare. Per chi soffre di vertigini, meglio astenersi.

A Bonifacio si vive in sintonia con il mare e la marina è sempre un luogo animato e vivace. Il quartiere del porto si estende sul lungomare dominato da un bastione. Durante l’estate è un continuo viavai di persone tra bar, ristoranti, locali e boutique. È il posto giusto per fare una pausa e sedersi alla terrazza di un caffè per ammirare le attività e i movimenti delle numerose imbarcazioni, vere ambasciatrici di un corale invito al viaggio. Ma dopo aver visitato la bella cittadina non c’è niente di meglio che fare un tuffo nel “grand bleu” di Bonifacio, magari dopo aver visto le meravigliose spiagge dei dintorni. I bambini sognano forse di fare castelli di sabbia e sui settanta chilometri di coste si alternano meravigliose spiagge di sabbia fine oppure calette segrete da scoprire, dalla spiaggia di Rondinara a quelle del piccolo e del grande Sperone, dalla Tonnara alla baia di Santa Manza, tanto per citarne alcune. Un consiglio: per conciliare l’amore per le spiagge a quello della passeggiata basta fare la balade des plages.

Chi ama gli sport acquatici non potrà non apprezzare Bonifacio che, oltre alla sua posizione davvero eccezionale è situata in una delle regioni più ventose di Francia : oltre 250 giorni di vento all’anno. Gli amanti della vela, surf e altri sport affini troveranno in Bonifacio e dintorni il posto ideale per una tappa tutta all’insegna di quelle attività favorite dal dio Eolo. Per assaporare al meglio la suggestiva atmosfera di questo posto non c’è niente di meglio che una gita in barca. Ce ne sono per tutti i gusti, anche di breve durata, giusto il tempo per ammirare les falaises de Bonifacio, alla cui base si aprono grotte spettacolari o massi di roccia levigati dal vento e dalle onde che col tempo hanno dato alle rocce forme particolari come il Grain de sable, un faraglione “scolpito” dal mare e dal vento e il Gouvernail de la Corse per la sua forma che ricorda quella di un timone. Chi ama la fotografia ha in questi luoghi di che sbizzarrirsi.

Ma chi vuole immergersi nel profumo di Bonifacio non può non sentire il richiamo del mare e della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio. Creata per iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della collettività territoriale di Corsica è preposta alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio costiero e marino. L’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il suo omologo francese, Jean Louis Borloo, hanno firmato la dichiarazione di intenti sul divieto di transito per le navi con carichi inquinanti in questo lembo di mare che separa la Corsica dalla Sardegna. «Vogliamo salvare – ha detto l’allora ministro per l’Ambiente – un vero e proprio “giacimento” di biodiversità, un patrimonio di tutto il Mar Mediterraneo. Una ricchezza ambientale molto importante dell’Ambiente – che ha spinto italiani e francesi a sostenere insieme la candidatura di questo braccio di mare nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco».